il blog del Don Bosco Ranchibile

giovedì 22 gennaio 2015

Il difetto

Un’anziana donna aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso all’estremità di un palo che lei portava sulle spalle. Uno dei vasi aveva una crepa, mentre l’altro era perfetto, ed era sempre pieno d’acqua, alla fine della lunga camminata dal ruscello a casa, mentre quello crepato arrivava mezzo vuoto. Per due anni interi andò avanti così, con la donna che portava a casa solo un vaso e mezzo d’acqua.
Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati. Ma il povero vaso crepato era in imbarazzo per via del proprio difetto ed era avvilito di saper fare solo la metà di ciò per cui era stato fatto. Dopo due anni, rendendosi conto del proprio amaro fallimento, decise di parlare alla donna lungo il cammino:  «Mi vergogno di me stesso, perché questa crepa nel mio fianco fa sì che l’acqua fuoriesca lungo tutta la strada verso la vostra casa».
La vecchia sorrise: «Ti sei accorto che ci sono dei fiori dalla tua parte del sentiero, ma non dalla parte dell’altro vaso? È perché io ho sempre saputo del tuo difetto; perciò ho piantato semi di fiori dal tuo lato del sentiero ed ogni giorno, mentre tornavamo, tu li innaffiavi. Per due anni ho potuto raccogliere quei bei fiori per decorare la tavola. Se tu non fossi stato come sei, non avrei avuto quelle bellezze nella mia casa».

Per quanto possa apparirci strano, le cose stanno proprio così: Dio è uno scommettitore incallito, un giocatore d’azzardo, e le sue puntate sono molto alte.
Mette alla prova ogni capacità di previsione, i bookmakers più esperti con Lui sono destinati al fallimento. Perché a Lui non piace vincere facile. Ma gli piace vincere.
Punta sugli scarti, sul ronzino di turno, sull’ultimo in classifica, su chiunque non ha alcuna umana possibilità di vincere per mostrare che con Lui i parametri non funzionano più, tutti gli schemi saltano. Al di là di ogni umana ragione.
Potrebbe una squadra di calcio composta da alcuni alunni del Don Bosco estratti a sorte aspirare a vincere un campionato mondiale di calcio? Beh, se questi fossero i suoi interessi, potrebbe fare anche questo.
Perché nella logica di Dio la debolezza diventa forza, la stoltezza diventa saggezza, il difetto diventa pregio. Proprio come una crepa in un vaso.
Dio non butta nulla. E se pensiamo di essere in grado ancora di non sbagliarci nel giudicare chi vale o chi no... siamo fuori strada.
E’ incoraggiante sapere che anche quando mi sembra che la mia vita non valga nulla, quando sembro destinato all’inutilità c’è Lui pronto ad incoraggiarmi e a dirmi: “Puoi farcela... io scommetto su di te!”.
Si fida di me più di quanto io stesso riesca a fare. E non sbaglia mai.
Ci avviciniamo alla festa di Don Bosco, e Don Bosco, insieme a molti altri, è una prova concreta di una scommessa vinta e di una straordinaria fiducia ricambiata.
La storia della salvezza è un’intera testimonianza di difetti sopravvalutati dagli uomini e cancellati da Dio. Non ci credete? Guardate questo elenco:

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