il blog del Don Bosco Ranchibile

sabato 24 giugno 2017

La pietra azzurra

(Dal buongiorno ai ragazzi del biennio del 13 ottobre 2016)

Il gioielliere era seduto alla scrivania e guardava distrattamente la strada attraverso la
vetrina del suo elegante negozio. Una bambina si avvicinò al negozio e schiacciò il naso
contro la vetrina. I suoi occhi colore del cielo si illuminarono quando videro uno degli
oggetti esposti.
Entrò decisa e puntò il dito verso uno splendido collier di turchesi azzurri.
«E’ per mia sorella. Può farmi un bel pacchetto regalo?».
Il padrone del negozio fissò incredulo la piccola cliente e le chiese: «Quanti soldi hai?».
Senza esitare, la bambina, alzandosi in punta di piedi, mise sul banco una scatola di latta,
la aprì e la svuotò. Ne vennero fuori qualche biglietto di piccolo taglio, una manciata di
monete, alcune conchiglie, qualche figurina. «Bastano?» disse con orgoglio. «Voglio fare
un regalo a mia sorella più grande. Da quando non c’è più la nostra mamma, è lei che ci fa
da mamma e non ha mai un secondo di tempo per se stessa. Oggi è il suo compleanno e
sono sicura che con questo regalo la farò molto felice. Questa pietra ha lo stesso colore
dei suoi occhi».
L’uomo entra nel retro e ne riemerge con una splendida carta regalo rossa ed oro con cui
avvolge con cura l’astuccio.
«Prendilo», disse alla bambina. «Portalo con attenzione». La bambina partì orgogliosa
tenendo il pacchetto in mano come un trofeo.
Un’ora dopo entrò nella gioielleria una bella ragazza con la chioma color miele e due
meravigliosi occhi azzurri. Posò con decisione sul banco il pacchetto che con tanta cura il
gioielliere aveva confezionato e chiese: «Questa collana è stata comprata qui?». «Sì,
signorina».
«E quanto è costata?». «I prezzi praticati nel mio negozio sono confidenziali, riguardano
solo il mio cliente e me».
«Ma mia sorella aveva solo pochi spiccioli. Non avrebbe mai potuto pagare un collier
come questo!».
Il gioielliere prese l’astuccio, lo chiuse con il suo prezioso contenuto, rifece con cura il
pacchetto regalo e lo consegnò alla ragazza. «Sua sorella ha pagato. Ha pagato il prezzo
più alto che chiunque possa pagare: ha dato tutto quello che aveva».


“Tutto quello che aveva”.
Se si ama si è disposti a donare. Chiediamoci se c’è qualcuno a cui saremmo disposti a
dare tutto quello che abbiamo e comprenderemo quanto amore proviamo per questa
persona.
Chi tra noi non sarebbe disposto a dare tutto quello che ha per far tornare una persona
cara che non c’è più? Niente vale quanto una persona che amiamo davvero.
Diverso è il discorso quando si tratta di qualcuno che incontriamo per caso, che non
conosciamo, che in qualche modo con la sua presenza... ci disturba.
Già! Al di là di certe espressioni sentimentali, il nostro cuore è spesso così piccolo…
Ci viene così naturale spendere dieci euro per partecipare ad una festa, per comprarci
qualcosa che ci piace, per soddisfare piccoli capricci. Ma non sempre è altrettanto facile
essere generosi con chi non è fortunato come noi.
Ma non è mai troppo tardi per guardarci attorno, per accorgerci degli altri, per cambiare, per amare.
Non è mai troppo tardi.

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